Oreste Marengo (1906 – 1998)

Oreste Marengo nacque a Diano d’Alba, cittadina piemontese in provincia di Cuneo, il 29 agosto 1906. Per tre anni frequentò la scuola elementare delle Figlie di Maria Ausiliatrice, dove intensificò l’amore per don Bosco che aveva imparato dai genitori Lorenzo e Agostina Montaldo. Per loro desiderio Oreste continuò gli studi a Valdocco dove ebbe la possibilità di conoscere alcuni salesiani della prima generazione: don Albera, don Francesia e don Rinaldi.

Incontro providenziale con Don Ferrando

Nel secondo anno di ginnasio la Provvidenza gli mandò a scuola come supplente don Stefano Ferrando, che pochi mesi dopo partirà missionario per l’India. Anche Oreste desiderava partire per la missione. Così fece domanda al Prefetto Generale della Congregazione, don Ricaldone, che lo mandò a fare il noviziato proprio in Assam, a Shillong. Sotto la guida di don Ferrando, prima come maestro e poi come direttore dello studentato filosofico, don Oreste gira per i villaggi indiani, imparando le lingue locali e dando vita agli oratori festivi. Durante gli studi teologici ebbe la fortuna di collaborare con il parroco della comunità di Shillong, don Costantino Vendrame, dal quale respirò lo stile pastorale salesiano: quello che fa del Da mihi animas di don Bosco la principale motivazione missionaria. Il 2 aprile del 1932, nella chiesa del Santo Redentore di Shillong, Oreste venne ordinato sacerdote. Da quel momento egli rivolse il cuore e l’anima alla visita dei villaggi del Nord Est indiano. Li girò in lungo e in largo. Portava il messaggio del Vangelo a migliaia di famiglie, aiutandole in tutti i modi possibili. Si conquistò subito la simpatia del popolo, anche perchè apprese più di venti lingue della regione. Uomo di preghiera, affabile e accogliente, sapeva mettere tutti a proprio agio con simpatia e benevolenza.

Nominato vescovo di Dibrugarh

Nel 1951 fu nominato vescovo della nascente diocesi Dibrugarh. Accettò per obbedienza, e fu ordinato Vescovo il 27 dicembre 1951 nella basilica di Maria Ausiliatrice a Torino. Continuò a visitare i villaggi, predicando e confessando tutti i fedeli. Nel 1964 fu nominato primo vescovo della diocesi di Tezpur, e cinque anni dopo gli fu affidata la cura della futura diocesi di Tura. Diede le dimissioni prima del tempo, per lasciare spazio a un vescovo locale, che finalmente fu accettato dal Governo indiano. Trascorse gli ultimi anni della sua vita nell’apostolato. Per diverso tempo rimase ad aiutare il nuovo vescovo di Tura, cercando fondi per sostenere la diocesi. Continuò a rendersi disponibile nelle varie missioni fino alla morte, avvenuta a Tura il 30 luglio 1998.

Charatteristiche

L’obbedienza ai superiori, l’ansia per la salvezza delle anime e il tipico ottimismo salesiano furono le caratteristiche più evidenti e più amate del quarto Servo di Dio missionario nel Nord Est dell’India.