Antonio De Almeida Lustosa (1886 – 1974)

Antonio de Almeida Lustosa nacque l’11 febbraio 1886 da una famiglia della borghesia contadina di São João del Rei, nello stato brasiliano di Minas Gerais.

Dai genitori imparò lo spirito di sacrificio e il valore del lavoro. I salesiani avevano aperto da pochi anni il Collegio Don Bosco a Cachoreira do Campo, e Antonio vi entrò a sedici anni. Due anni dopo decise di diventare salesiano.Si distinse per l’acutezza intellettuale e l’impegno nella vita religiosa.

A 26 anni fu ordinato sacerdote. Fu scelto come Maestro dei novizi. Fu nominato Direttore a Lavrinhas, incaricato della formazione degli aspiranti salesiani e degli studenti di filosofia e teologia. Oltre a insegnare, formava all’apostolato salesiano numerosi chierici, animando col loro aiuto le parrocchie e gli oratori vicini.

Vescovo di Uberaba, poi arcviescovo di Belém do Parà

Nel 1925 fu invitato ad accettare la nomina a Vescovo di Uberaba, diocesi di operai e minatori. Volle essere consacrato l’11 Febbraio, data che gli ricordava la presenza della Madonna nella sua vita. Trovò il seminario praticamente vuoto. Dopo un anno aveva intorno a sé una trentina di seminaristi del ginnasio. Si occupò degli emarginati, facendo sua l’urgenza della giustizia sociale. Dopo neppure quattro anni, venne trasferito a Corumbà nel Mato Grosso, sede più grande e con più grandi difficoltà per l’evangelizzazione. Dopo solo due anni veniva nominato Arcivescovo di Belém do Parà, immensa diocesi del Norte. Vi rimase dieci anni, prodigandosi con la generosità di sempre. Nel 1941 fu trasferito all’importante sede di Fortaleza, capitale dello stato di Cearà.

Il vescovo della giustizia sociale

Qui diede il meglio di se stesso in 22 anni di permanenza, vivendo intensamente il “Da mihi animas” di Don Bosco. È considerato il vescovo della giustizia sociale. Si accorge che la prima evangelizzazione consiste nel ridare dignità alle persone e alle famiglie più povere. Pensa allora a fondare ambulatori, l’Ospedale “San Giuseppe”, scuole popolari gratuite e circoli operai. Inaugura la Minestra dei poveri e i Servizi Sociali dell’Arcidiocesi. Senza mai dimenticare la cura delle anime, dà vita al Pre-seminario, al Santuario “Madonna di Fatima” e alla Stazione radio “Assunzione Cearense”.

Fonda “le Giuseppine”

Per assistere le famiglie contadine fonda la Congregazione delle “Giuseppine”, attualmente presenti in vari stati del Brasile. Mons. Lustosa fu, come don Bosco, uno scrittore prolifico nei settori più svariati: teologia, filosofia, spiritualità, agiografia, letteratura, geologia, botanica. Fu molto dotato anche in campo artistico: sono sue le vetrate della Cattedrale di Fortaleza.

Nel 1963, dopo 38 anni di attività episcopale, si ritirò nella Casa salesiana di Carpina. dove trascorse gli ultimi suoi quindici anni di vita e dove morì il 14 agosto 1974. La sua salma riposa nella Cattedrale di Fortaleza.