Bronislao Markiewicz (1842-1912)

Bronislao Markiewicz nacque il 13 luglio 1842 a Pruchnik in Galizia (sud Polonia), sesto di undici figli, in una famiglia religiosa di piccoli borghesi. Bronislao affrontò fame, povertà e persecuzioni, incontrate nella scuola a causa dei suoi ideali cristiani, sempre con spirito di fede tanto che decise di entrare in seminario.

Il 15 settembre del 1867 venne ordinato sacerdote. Si dedicò intensamente all’insegnamento del catechismo e all’apostolato tra i carcerati, amava stare con la gente specie se povera. Si sentiva attratto dai ragazzi emarginati che pativano ogni genere di povertà, per loro volle studiare pedagogia per poterli aiutare nel migliore dei modi a salvarsi l’anima. La Provvidenza lo portò a desiderare ardentemente di entrare in un Istituto religioso dedito alla cura della gioventù.

Affascinato dalla spiritualità di don Bosco

Partì quindi per l’Italia, dove rimase affascinato dalla spiritualità di don Bosco che, senza saperlo, già portava nel cuore. Chiese e ottenne di far parte della Congregazione salesiana e nel 1887 nelle mani di don Bosco stesso emise i voti perpetui. Ebbe pertanto la fortuna di ascoltare le raccomandazioni del santo e di assimilare direttamente il suo spirito.

Temperanza e lavoro… e una nuova famiglia religiosa

Nel 1892 tornò in Polonia da salesiano come parroco a Miejsce, in Galizia, dove poté dedicarsi alla gioventù polacca povera e abbandonata. Per rispondere nel migliore dei modi alle esigenze concrete della misera Galizia, Bronislao sentì la necessità di vivere con maggiore radicalità i principi di don Bosco e, consigliatosi con i suoi collaboratori, fondò la Società Temperanza e Lavoro. Nove anni dopo la sua morte la società, nei suoi rami maschile e femminile, venne riconosciuta dalla Chiesa dando origine a due Congregazioni poste sotto la protezione di San Michele arcangelo. I suoi membri assunsero il nome di Micaeliti.

Una grande devozione all’Eucarestia e alla Madonna oltre che a San Michele

Anche Padre Bronislao, come don Bosco, raccomandava ai suoi figli e ai giovani che incontrava una grande devozione all’Eucarestia e alla Madonna oltre che a San Michele, che indicava come protettore nella quotidiana lotta contro il male. L’unione a Cristo crocifisso e la virtù della temperanza caratterizzarono la sua attività apostolica a favore del prossimo.

Mori a Miejsce Piestowe (Polonia) il 29 gennaio del 1912.

Venerabile il 2 luglio 1994; beatificato il 19 giugno 2005 sotto il pontificato di Benedetto XVI